MUDA
Museo Urbano d'Arte Magistri Intelvesi
Il MUDA è un percorso visivo di conoscenza e scoperta del patrimonio artistico dei Magistri Intelvesi tramite installazioni esterne di pannelli grafici e informativi che rende il museo diffuso a cielo aperto un invito al viaggio e alla conoscenza, un percorso lungo la memoria e alla scoperta del patrimonio artistico legato ai Maestri nei Comuni di: Laino, Scaria e Pellio (Alta Valle Intelvi).
I Magistri intelvesi rientrano in una ben precisa categoria storico artistica di maestranze specializzate denominate Artisti dei Laghi, tutti provenienti da un medesimo territorio ben definito e circoscritto: le aree vallive e subalpine comprese tra i laghi di Como, Maggiore e di Lugano (corrispondente alle odierne province di Como, Varese e il Canton Ticino svizzero) e il vasto territorio circostante della Valtellina, Valchiavenna, il Lecchese, del il Medio Verbano fino ai Grigioni ed oltre.
Da tali luoghi lungo un amplissimo arco temporale che ha abbracciato il Romanico, il Manierismo, il Rococò, il Neoclassicismo e la Contemporaneità (V–XX secolo) provennero migliaia di artefici il cui modus operandi si distinse non solo per la prolificità e qualità architettonica e figurativa, ma anche per la precoce tendenza all'emigrazione e, dunque, all'espansionismo territoriale: dapprima in ambito italiano ed europeo, e poi extraeuropeo.
Maestranze organizzate su base dinastico-corporativa, che, facendo leva su di una marcata tendenza alla solidarietà di mestiere e di Nazione, alimentata dall'autopercezione e dall'affermazione di una ferrea coesione familiare, sociale e geografica, seppero precorrere e imporre, nei più svariati ambiti operativi, innovative tecniche imprenditoriali, garantendo alla committenza una copertura totale della filiera lavorativa e realizzando prodotti completi, spesso in grado, anche per via di una maggiore convenienza economica, di sbaragliare la concorrenza e instaurare frequentemente regimi di monopolio delle attività.
Durante i periodi di riposo invernale gli Artisti della Valle Intelvi riproponevano nei luoghi di culto cari alla Comunità realizzazioni artistiche mutuate dai grandi cantieri nei quali erano i protagonisti.